1 Pietro 5, 5-9
Anche
voi,
giovani,
siate
sottomessi
agli
anziani.
Rivestitevi
tutti
di
umiltà
gli
uni
verso
gli
altri,
perché
Dio
resiste
ai
superbi,
ma
dà
grazia
agli
umili.
Umiliatevi,
dunque,
sotto
la
potente
mano
di
Dio,
affinché
vi
esalti
al
tempo
opportuno,
riversando
su
di
Lui
ogni
vostra
preoccupazione,
perché
egli
ha
cura
di
voi.
Siate
sobri,
vegliate.
Il
vostro
nemico,
il
diavolo,
come
leone
ruggente
va
in
giro
cercando
chi
divorare.
Resistetegli
saldi
nella
fede,
sapendo
che
le
medesime
sofferenze sono imposte ai vostri fratelli sparsi per il mondo.
San Massimiliano Kolbe, SK 505
Bisogna
avere
una
grande
pazienza
e
fiducia
in
Lei;
inoltre,
pregare
molto
nelle
difficoltà
e
nelle
sofferenze.
Invocare
il
Suo
dolcissimo
nome,
«Maria»,
oppure
recitare
una
«Ave
Maria»,
mentre
nei
casi
più
difficili
e
più
importanti
non
sarà
male
recitare
anche
tutta
una
parte
del
rosario.
In
tal
modo
ogni
difficoltà
o
sofferenza
si
cambierà
in
sorgente di meriti.
Papa Francesco, Angelus, 8 dicembre 2019
Maria
non
si
perde
in
tanti
ragionamenti,
non
frappone
ostacoli
al
Signore,
ma
con
prontezza
si
affida
e
lascia
spazio
all’azione
dello
Spirito
Santo.
Mette
subito
a
disposizione
di
Dio
tutto
il
suo
essere
e
la
sua
storia
personale,
perché
siano
la
Parola
e
la
volontà
di
Dio
a
plasmarli
e
portarli
a
compimento.
Così,
corrispondendo
perfettamente
al
progetto
di
Dio
su
di
lei,
Maria
diventa
la
“tutta
bella”,
la
“tutta
santa”,
ma
senza
la
minima
ombra
di
autocompiacimento.
È
umile.
Lei
è
un
capolavoro,
ma
rimanendo
umile,
piccola,
povera.
In lei si rispecchia la bellezza di Dio che è tutta amore, grazia e dono di sé.
Mi
piace
anche
sottolineare
la
parola
con
cui
Maria
si
definisce
nel
suo
consegnarsi
a
Dio:
si
professa
«la
serva
del
Signore».
Il
“sì”
di
Maria
a
Dio
assume,
fin
dall’inizio,
l’atteggiamento
del
servizio
e
dell’attenzione
alle
necessità
altrui.
Lo
testimonia
concretamente
il
fatto
della
visita
ad
Elisabetta,
che
segue
immediatamente
l’Annunciazione.
La
disponibilità
verso
Dio
si
riscontra
nella
disponibilità
a
farsi
carico
dei
bisogni
del
prossimo.
Tutto
questo
senza
clamori
e
ostentazioni,
senza
cercare
posti
d’onore,
senza
pubblicità,
perché
la
carità
e
le
opere
di
misericordia
non
hanno
bisogno
di
essere
esibite
come
un
trofeo.
Le
opere
di
misericordia
si
fanno
in
silenzio,
di
nascosto,
senza
vantarsi
di
farle.
Anche
nelle
nostre
comunità,
siamo
chiamati
a
seguire
l’esempio
di
Maria,
praticando
lo
stile
della discrezione e del nascondimento.
RIFLESSIONE
Nelle
difficoltà,
la
perseveranza
è
la
chiave
per
superare
le
avversità
ed
emergere
più
forti.
È
essenziale
mantenere
la
fiducia
e
la
pazienza,
pregando
con
fervore
e
invocando l'aiuto di Dio e di Maria Immacolata. Resistendo con fermezza di fronte alle prove, si può trasformare la sofferenza in un’opportunità di crescita.
Ma
occorre
essere
attenti
anche
alle
prove
che
vivono
gli
altri.
Possono
diventare
per
noi
un’occasione
di
servizio.
Seguire
l’esempio
di
umiltà
e
servizio
di
Maria,
senza
cercare
riconoscimenti
o
vantarsi
delle
proprie
azioni,
porta
alla
vera
realizzazione
di
ogni
cristiano
e
specialmente
di
ogni
milite.
Il
servizio
autentico
verso
gli
altri, in silenzio e discrezione, è lo stile di Maria, lo stile dei militi.
Anche le situazioni più difficili, che viviamo noi o che vivono gli altri, possono diventare occasioni per amare, diventare santi, sempre più simili all’Immacolata.